Gran parte della flotta refrigerata italiana è obsoleta e inquinante: il 60% è pre-Euro 5

Il 60% dei veicoli refrigerati leggeri in Italia è pre-Euro 5. Questo è quanto emerge dal Libro Bianco sul Trasporto Refrigerato in Italia (volume 1 – veicoli) dell’Oitaf (Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti e Farmaci), elaborato sui dati ufficiali al 2020 delle licenze date in base all’Accordo sul Trasporto deperibile del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.

Il Libro Bianco ATP fotografa fedelmente la consistenza, la distribuzione sul territorio e l’aggregazione in flotte dei veicoli refrigerati destinati al trasporto degli alimenti, che sfiorano il totale di 200.000 unità tra veicoli e semirimorchi.

Gran parte della flotta refrigerata italiana è obsoleta e inquinante: nel segmento dei veicoli commerciali leggeri, i pre-Euro 5, con immatricolazione anteriore al primo gennaio 2012, costituiscono il 60% circa del totale.

Migliora la situazione per quanto riguarda i veicoli commerciali medi e pesanti, superiori a 35 quintali. Qui la somma di tutti i pre-Euro 5, che per questa categoria include i veicoli immatricolati prima del 2009, è di poco superiore al 50%, dieci punti percentuali in meno rispetto ai veicoli commerciali leggeri. La classe Euro più numerosa è la 6, con il 25,2% per 10.153 unità.

Questa suddivisione costituisce una media, con variazioni molto forti tra Nord e Sud, a livello di regione ma anche di provincia. Il secondo volume del Libro Bianco, dedicato a rimorchi e semirimorchi refrigerati, è in corso di lavorazione e sarà presentato al pubblico e agli operatori nell’autunno 2022.

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